14 a 18 mila euro il tetto di riferimento ISEE al di sotto del quale è possibile l’accesso alla mobilità in deroga, estendendo l’ammortizzatore ad una ulteriore fascia di lavoratori. Sono state inoltre previste iniziative per rafforzare e valorizzare le politiche attive, anche attraverso la possibilità di azioni di orientamento e di ricerca di nuove opportunità lavorative per le quali ci siamo già dati appuntamento a gennaio per un tavolo di confronto specifico”.
“Chiudiamo il 2011 – ha aggiunto l’assessore regionale a Lavoro e Formazione – con un bilancio positivo per quanto riguarda il mercato del lavoro con l’aumento del numero degli occupati, il record nazionale per nuove imprese a guida femminile e il boom delle esportazioni. L’utilizzo degli ammortizzatori ha contribuito alla tenuta della competitività regionale, a dimostrazione di come su questo tema il dialogo e la collaborazione della Regione con le parti sociali e datoriali sia una realtà consolidata.
Negli ultimi dodici mesi abbiamo autorizzato un numero di ore di CIGS in deroga leggermente superiore rispetto allo scorso anno, dovuto soprattutto al ricorso a questo strumento da parte delle imprese con meno di 15 dipendenti e di alcuni settori meno presenti in passato, tra cui l’edilizia e la sanità. La contemporanea diminuzione sia del tiraggio della cassa integrazione – e cioè le ore effettivamente utilizzate – sia delle ore richieste di mobilità in deroga, rappresentano elementi positivi rispetto all’andamento degli ultimi anni”.