“Innanzitutto – esordisce il segretario della Fim Cisl Giuseppe Ricci- che non finisca tutto con un nulla di fatto, come del resto accaduto sino ad oggi.
Perché, se così fosse, si definirebbe il fallimento della politica tutta (inutile elencare i soggetti coinvolti, li conosciamo fin troppo bene). Del suo ruolo e dell’azione profusa in questi anni.
Motivo? Ovvio è pensare che se ci troviamo in queste condizioni quest’ultima non è stata in grado di trovare un’alternativa industriale valida in grado di far ripartire lo stabilimento reatino, realtà importante per l’economia locale.
La vogliamo chiamare azione di lotta?
Per questo, la Fim avverte i soci che, nel ponderare le decisioni da adottare, valutino attentamente i rischi a cui sono esposti.
Qualora tali decisioni rechino danni ai lavoratori Ritel, la Fim è pronta a contrastarne l’adozione con tutta la forza sindacale di cui dispone.
Possiamo chiamarlo anche ultimatum –continua il segretario Fim Cisl. Poiché se le decisioni che verranno adottate risulteranno lesive per i lavoratori, la Fim annuncia sin d’ora il ricorso al Tribunale affinché i firmatari del Protocollo rispondano, anche in sede giudiziaria, delle decisioni prese.
Vale a dire, del mancato rispetto degli impegni sottoscritti in barba alla fiducia riposta negli stessi dalle decine di lavoratori coinvolti nella vertenza.