Una conclusione in crescendo con la seconda replica di Così fan tutte al Reate Festival. Tutto esaurito con lista d’attesa per poter assistere ad un evento che colloca questo festival al livello dei più importanti nel panorama internazionale, grazie alla qualità di programmazione e all’assoluto primo piano degli interpreti.
L’altra sera nel folto pubbico erano presenti critici di importanti testate nazionali; ancora una volta ha presenziato il Presidente della Fondazione Flavio Vespasiano dott. Gianni Letta che, dimostrando il suo entusiasmo per un’edizione di altissimo livello ha ringraziato tutti coloro che si sono adoperati per la riuscita del festival. “Abbiamo concentrato le nostre attenzioni quest’anno, in concomitanza con le celebrazione dei nostri 150 anni di unità, proprio sul Belcanto, che è stato la meravigliosa colonna sonora del Risorgimento. Ci adopereremo perché il festival possa continuare negli anni a venire, contando sulla autorevolissima direzione artistica di Bruno Cagli e sulla presenza di un direttore eccelso come Kent Nagano.
Per noi è un onore poter contare sul suo apporto e lo consideriamo un grande amico della città di Rieti.” Il direttore americano da parte sua ha ringraziato per le espressioni di stima e ha sottolineato il valore di un repertorio, quello dell’800 italiano, che costituisce un patrimonio universale dell’umanità e che nella città di Rieti grazie ad uno straordinario luogo per musica, il Teatro Flavio Vespasiano con la sua eccellente acustica, trova una collocazione ideale per essere valorizzato.
Nagano si è unito a Letta nel ringraziare, oltre che Bruno Cagli, anche Lucia Bonifaci e Cesare Scarton, il cui lavoro di direzione artistica svolto con competenza e bravura ha reso possibile la realizzazione del festival. Il direttore artistico Bruno Cagli ha poi ricordato come proprio grazie al Teatro Flavio Vespasiano sia nato il suo interesse a fare di questa città un luogo di eccellenza per la musica, sottolineando come l’idea centrale del Festival sia nata dalla collaborazione con Kent Nagano e ringraziando il maestro per la sua affezione al Festival.