In più occasioni abbiamo provato a portare all’attenzione della Politica, delle Istituzioni e delle Associazioni Imprenditoriali la questione del Consorzio della Bonifica Reatina, del ruolo importante che svolge e di quello ancora più necessario che potrebbe svolgere in tema di prevenzione, tutela e valorizzazione del territorio.
Lo stesso Consorzio ha cercato, con qualche buona iniziativa, di proporsi come Ente territoriale e non più solo e soltanto come ente a servizio (comunque importante) dell’utenza agricola consorziata.
E ancora come Cgil e Flai Cgil abbiamo posto all’attenzione il problema dei lavoratori stagionali che l’Ente ogni anno assume, ormai da decenni, perché già nel 2009 e purtroppo anche nel 2010 sono diminuiti nel numero e nei mesi di occupazione. Abbiamo chiesto, coinvolgendo
Addirittura mentre si discuteva con il Sindacato negli uffici del Consorzio alcuni stagionali firmavano il contratto di assunzione. Per il Consorzio, da qualche tempo a questa parte, le clausole del Contratto Nazionale in tema di concertazione e di relazioni sindacali sembrano carta straccia.
Risultato quindi che anche nel 2010 alcuni stagionali resteranno disoccupati e ciò avviene in un momento di grave crisi e in contraddizione con le belle parole che vengono spese nei convegni dove si promettono azioni di sostegno alle persone e alle famiglie.
Non ci siamo e non va bene. E’ inaccettabile e sbagliato anche nell’interesse del Consorzio stesso tale comportamento. Per questo chiederemo, unitariamente a Cisl e Uil se saranno d’accordo, un incontro con le Associazioni dei Coltivato Diretti, Cia e Unione Agricoltori per sapere le loro intenzioni e per verificare concretamente le vere disponibilità allo sviluppo del territorio anche per il Consorzio della Bonifica Reatina. E se